Descrizione: Non io, Murphy: Diretto da Jason Ryan Yamas. Con Rebecca Robertson, Jason Ryan Yamas, Ronald Peet, Raïna von Waldenburg. Secondo il progetto Kickstarter, Not Me, Murphy racconta la semplice storia di un uomo affetto da disturbo dissociativo dell'identità. È in parte un viaggio spirituale e in parte un caso di studio, narrato dalla premurosa fidanzata di Murphy, Lynn. Dopo la visita della sua stravagante madre, Lynn lascia Murphy, spingendolo a partire per la campagna con Brad, un amico comune. Nella natura, circondati da appassionati di armi, il loro viaggio imbarazzante e affascinante prende una svolta inaspettata. È emozionante studiare la mente molto malata e immaginarne le altezze e le profondità senza doverla sperimentare in prima persona. Il disturbo dissociativo dell'identità, forse meglio conosciuto come doppia personalità, viene spesso adattato allo schermo [Shutter Island, Psycho, Fight Club] perché fornisce una delle rare occasioni in cui il pubblico mainstream digerisce la tecnica sperimentale. I direttori della fotografia e i coloristi possono dipingere allucinazioni sconvolgenti, gli attori possono interpretare personalità che duellano all'interno dello stesso corpo e i registi possono costruire storie complicate senza paura di perdere il pubblico. Domati dalle convenzioni di Hollywood, siamo pronti ad affrontare le stranezze che ci vengono incontro. E Jason Yamas consegna. Fino al colpo di scena finale, Jason Yamas non rompe il contratto con il suo pubblico: ci viene offerto un racconto di follia straziante ma piuttosto diretto, mentre Yamas, il suo cast e la sua troupe sono liberi di giocare con gli aspetti formali del film. . Girato sul popolare mezzo amatoriale Super VHS, Not Me, gli oggetti e gli spazi delineati nettamente di Murphy sono riempiti con ombre lattiginose e colori granulosi. La luce è rosata quando è calda, incolore quando è fredda. I tagli sono discontinui e disorientanti. Stiamo guardando i filmati amatoriali di qualche altra famiglia, montati insieme con una sensibilità d'avanguardia. Il suono, nel frattempo, alternativamente evidenzia i punti della trama o ci sommerge di informazioni. Ascoltiamo conversazioni improvvisate spesso volgari, ripetitive o incomprensibili. È un approccio schizofrenico spesso visto da Harmony Korine e dai suoi simili. Dato che queste tecniche affidano molto al caso, i personaggi appaiono immediati e imperscrutabili come le persone che incontriamo nella vita reale. Rende le loro violente esplosioni di compassione e sesso ancora più sorprendenti e piacevoli.